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Il contributo di James Steuart in materia monetaria e creditizia presenta aspetti che lo rendono ancora di grande attualità. La sua analisi della natura della moneta e del processo di creazione monetaria rappresenta un importante mutamento rispetto alle posizioni metalliste. Steuart sottolinea la centralità del credito, nelle sue molteplici forme, innovando significativamente rispetto ai suoi contemporanei.

Importanti indicazioni per una valutazione del suo apporto vengono dal confronto con la teoria smithiana. L’analisi di Steuart si distingue infatti da quella di Smith sia per ciò che riguarda il modo di concepire la moneta che in ordine alle proposte di politica monetaria. Emblematica di tale diversità di approccio è la differente lettura della vicenda legata a John Law che segnò l’economia francese e fu al centro del dibattito in materia monetaria. Dall’interpretazione steurtiana emerge il ruolo essenziale della moneta non solo come intermediario degli scambi ma anche come strumento di finanziamento dell’attività produttiva. A Steuart va riconosciuto il merito di aver posto in rilievo i limiti del modello di un’economia di baratto, individuando alcuni passaggi di quel percorso che condurrà all’elaborazione di un modello di economia monetaria di produzione.

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