STOREP CONFERENCES, STOREP 2016 - Engines of growth and paths of development in the minds of analysts, policy makers and human beings

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James Steuart: l’economia politica della “equal chance”
Gino Longhitano

Last modified: 2016-06-12

Abstract


I Principles di Steuart, oltre che un originale modello di economia monetaria e una straordinaria massa di informazioni su moneta, fisco e finanze di Gran Bretagna e Francia negli anni cruciali di fine secolo XVIII, contengono una poderosa ricostruzione – che ha affascinato prima Hegel e poi Marx – del processo di transizione che ha portato le società europee alla loro “modernità” e una notevole riflessione sui processi di mobilità sociale tipici delle società moderne e sulle differenze che assume il principio dell’eguaglianza nelle società “moderne” rispetto alle “antiche”. Ora, è proprio l’idea di eguaglianza, nella forma in cui questa può funzionare nelle società moderne, ciò che costituisce la base del modello sociale sotteso all’analisi economica di Steuart – tutta diversa da quella di Smith – e al ruolo che egli attribuisce nelle società moderne alla moneta. E il centro dell’analisi di Steuart è proprio la funzione della moneta in società in cui ad ogni servizio corrisponde un pagamento rispetto a società nelle quali i servizi sono il corrispettivo d’una “dipendenza” personale e la moneta è solo mezzo di accumulazione. All’eguaglianza di tutti i “liberi”, tipica delle società schiavistiche, ma resa possibile proprio dall’esistenza degli schiavi, Steuart contrappone una moderna eguaglianza, un’eguaglianza generale, ma “by turn”, consentita ciclicamente dalla circolazione “monetaria” della ricchezza attraverso la possibilità di render fluida la “solida proprietà”: una possibilità che lo Stato deve alimentare attraverso politiche di piena occupazione.

Full Text: Paper Longhitano